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Alimentazione dopo i 60: ridisegna le abitudini per una vescica più tranquilla

Con l'età il nostro organismo cambia, ma con piccoli accorgimenti – dalla dieta agli esercizi – è possibile ridurre gli episodi di urgenza e ritrovare sicurezza nelle uscite e nella vita sociale.

Illustrazione di benessere e attività dolce
Riflessione sulle cause

Capire il problema

L'incontinenza non è una condanna né “semplice” vecchiaia. Può dipendere da muscoli indeboliti, cambiamenti ormonali, effetti collaterali dei farmaci, infezioni o abitudini poco adatte. Intervenire su più fronti aiuta davvero.

Pasto equilibrato

Il ruolo della dieta

Cibi ricchi di fibre, proteine di qualità e acqua assunta con regolarità sostengono l'apparato urinario. Limitare irritanti come caffeina, alcol, bevande gassate e piccanti può ridurre la frequenza delle perdite.

Consigli pratici

Azioni che funzionano

  • Bevi durante la giornata a piccoli sorsi (evita grandi quantità la sera).
  • Allena il pavimento pelvico (esercizi di Kegel, 3×/giorno).
  • Preferisci cereali integrali, legumi, verdure e yogurt naturale.
  • Osserva una routine in bagno senza “andare per sicurezza”.
  • Mantieni un peso sano e cammina ogni giorno.

Schema alimentare di esempio (3 giorni)

Adatta le porzioni al tuo fabbisogno. Se segui terapie o diete particolari, confrontati sempre con il medico.

PastoGiorno 1Giorno 2Giorno 3
Colazione Porridge d'avena con semi di lino e mela Yogurt naturale, frutti di bosco, noci Pane integrale con ricotta e pera
Pranzo Insalata di ceci, finocchi e arancia Riso integrale, zucchine e trota al vapore Zuppa di lenticchie e verdure
Cena Pollo alle erbe con contorno di verdure e patate Omelette con spinaci e insalata Salmone al forno con quinoa
Spuntini Mandorle non salate, kiwi Carote e hummus Mela o banana

Quando chiedere aiuto

Se l'incontinenza compare improvvisamente, è associata a dolore/bruciore, sangue nelle urine o febbre, contatta subito il medico. Una valutazione personalizzata può includere fisioterapia del pavimento pelvico, modifica dei farmaci, tecniche di riabilitazione e, se indicato, terapie specifiche.

Promemoria: tenere un diario minzionale (cosa bevi, quando urini, eventuali perdite) per 3–7 giorni aiuta a individuare i fattori scatenanti.